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La prima donna al volante

08 Marzo 2013

Non ci piace pensare all’8 marzo come alla festa della donna. Perché può apparire retorico, ma le conquiste dell’emancipazione e della parità dei sessi sono tali solo se esistono ogni giorno. Ed è per questo motivo che lo staff di Millenia, Motoria e maldarizzi.com ha nel gentil sesso il suo motore. Questo però è un dato che ci ha fatto riflettere. Pensate ai tanti luoghi comuni sulle donne al volante: guardiamo alle nostre colleghe e sappiamo che, su volanti e motori, hanno da insegnare a più di qualche maschietto.

Da amanti dell’auto, questo pensiero ci ha fatto riflettere: la storia dell’emancipazione femminile è passata anche dalle quattro ruote. Per questo vogliamo raccontarvi di due donne straordinarie: le prime donne al volante.

Berta Benz ha le quattro ruote nel suo DNA. O, meglio, nel suo nome. Già, perché Karl Benz, suo marito, fu pioniere dell’automobile. Ed è noto: dietro un grande uomo c’è una grande donna. Non a caso fu Berta, nel 1888, a prendere il mano il volante del prototipo della Benz Patent-Motorwagen e a lanciarla per 106 Km da Mannheim a Pforzheim. Il tutto senza l’ausilio di meccanici ed ingegneri specializzati, all’epoca i soli a testare per brevi tratti i nuovi modelli.

Una vera impresa, eccezionale e tutta al femminile. Berta scelse di guidare dall’alba al tramonto con il solo ausilio dei suoi figli per dare visibilità e riconoscimento, oltre a trovare finanziamenti, per l’enorme lavoro che il marito stava portando avanti ormai da anni. Anche il tragitto scelto fu tutto familiare e al femminile: a Pforzheim Berta raggiunse in quell’interminabile viaggio sua madre. Anni più tardi, fu proprio grazie all’abilità di automobilista ed ai suggerimenti di Berta che Mercedes introdusse una marcia addizionale per le salite più ripide e creò dei rivestimenti per i freni che ne migliorassero il rendimento.

Per la cronaca, anche in Italia la storia dell’automobilismo civile rosa è storia di emancipazione. Il primo italiano cui fu rilasciata la “patente”, nel 1901 e di cui si abbia notizia, fu il torinese Bartolomeo Tonietto, detto Alberto, celebre chauffeur di casa Savoia. La prima donna, invece, fu Francesca Mancusio, nata a Caronia il 10 novembre 1893, cui fu rilasciato il “certificato di idoneità a condurre automobili con motore a scoppio”, il 5 giugno 1913, dalla prefettura di Palermo, dopo aver conseguito il certificato di abilitazione presso il locale “Circolo Ferroviario d’Ispezione”. Alla faccia dei luoghi comuni.